Aspettando Juve-Napoli, successo a Eccellenze Campane
Grande successo dell’evento “Aspettando Juve-Napoli, la sfida per eccellenza”, andato in scena giovedì 27 ottobre, presso “Eccellenze Campane”, e organizzato dalla Dgs Sport&Cultura. Un vero e proprio happening per giocare d’anticipo Juventus-Napoli (disputatasi poi il 29 ottobre). Dinanzi ad un folto pubblico i giornalisti Gianluca Gifuni e Ornella Mancini hanno animato un talk show con la presenza di alcuni storici ex azzurri: Vincenzo Montefusco, Gianni Improta, Jarbas Faustinho Canè, Giuseppe Volpecina, Pasquale Casale e Francesco Montervino che hanno ricordato le loro “Juventus-Napoli”, parlando molto anche della sfida di sabato.
«Il mio Juve-Napoli più bello – ha rivelato Volpecina– è quello del novembre 86 (la vittoria per 1-3 storica, ndr), ho avuto anche la fortuna di segnare e abbiamo stravinto una partita che non è come le altre. Il Napoli andrà a Torino a giocarsi la gara fino in fondo e per vincere, la vittoria potrebbe dare una consapevolezza di forza che potrebbe far lottare gli azzurri fino alla fine del campionato. Il “falso nueve”? Un allenatore deve adattarsi alle caratteristiche dei giocatori a disposizione, manca una prima punta ma per fortuna Mertens sta facendo molto bene».
Ha iniziato Vincenzo Montefusco: «Questa è una partita importantissima, il Napoli attuale è diventato di grandissimo livello, negli ultimi anni il club di De Laurentiis si trova in tutte le competizioni importanti, questa in città è la partita dell’anno ma ci sono tantissime partite ancora da giocare. Il Napoli deve andare a Torino a giocarsi la partita, Sarri non deve farsi condizionare dalla riconoscenza che ha nei confronti di alcuni calciatori, l’esempio in questo periodo è Jorginho che magari andava cambiato un poco prima». «Credo – ha detto invece Gianni Improta – che anche al cospetto delle assenze nel reparto offensivo del Napoli, che deve fare a meno di Milik e Gabbiadini, le due punte centrali, la velocità e la rapidità del trio d’attacco partenopeo può mettere in difficoltà la difesa dei colossi bianconeri. Questa volta vinciamo, ne sono sicuro!». Di rimando Canè: «A me non piace che ci sia il chiodo fisso della Juventus. Dobbiamo guardare solo in casa nostra senza preoccuparci degli altri. Sarà una partita interessante ed imprevedibile. L’anno scorso il Napoli sembrava favorito e sappiamo come è andata a finire. Questa stagione la squadra sta avendo un rendimento altalenante, ieri contro l’Empoli abbiamo sofferto per alcuni tratti del match. Una squadra che vuole lottare per il vertice non può soffrire con i toscani. La Juventus non sta giocando meglio degli azzurri, però è superiore. Se però ci presentiamo a Torino con la consapevolezza di essere inferiori, allora si rischia di uscire male dallo Stadium. Dovremo giocarcela». E poi ancora Francesco Montervino. «Il ricordo più bello che ho di Juve-Napoli è il 3-3 dove segnò anche il grande Paolo Cannavaro, sabato per noi sarà la partita dell’anno, mi auguro che i giocatori possano sentire questa partita come la sentono i tifosi del Napoli, è una partita che può definire quale sarà il campionato del Napoli da qua alla fine, rispetto ad un paio di settimane fa gli azzurri mi sembrano in ripresa, sicuramente con l’Empoli c’è stato un passo avanti rispetto alla partita di Crotone. E’ un Napoli che si presta a diventare sempre più squadra, adesso è il momento di essere un pò più cinici, Mertens è il giocatore simbolo di questa squadra, un ragazzo che non si da mai per vinto. Sono fiducioso quest’anno perché il Napoli non viene da un periodo di forma eccellente». Infine Pasquale Casale: «Il match di sabato è aperto a qualunque risultato. Credo che il Napoli debba pressare alto e asfissiare la Juventus anche perché giocare di contropiede sarebbe pericoloso. Spero che Sarri inventi qualche variante tattica, potrebbe spostare Hamsik più vicino a Mertens. Spero si possa uscire da Torino con un buon risultato».
Ha iniziato Vincenzo Montefusco: «Questa è una partita importantissima, il Napoli attuale è diventato di grandissimo livello, negli ultimi anni il club di De Laurentiis si trova in tutte le competizioni importanti, questa in città è la partita dell’anno ma ci sono tantissime partite ancora da giocare. Il Napoli deve andare a Torino a giocarsi la partita, Sarri non deve farsi condizionare dalla riconoscenza che ha nei confronti di alcuni calciatori, l’esempio in questo periodo è Jorginho che magari andava cambiato un poco prima». «Credo – ha detto invece Gianni Improta – che anche al cospetto delle assenze nel reparto offensivo del Napoli, che deve fare a meno di Milik e Gabbiadini, le due punte centrali, la velocità e la rapidità del trio d’attacco partenopeo può mettere in difficoltà la difesa dei colossi bianconeri. Questa volta vinciamo, ne sono sicuro!». Di rimando Canè: «A me non piace che ci sia il chiodo fisso della Juventus. Dobbiamo guardare solo in casa nostra senza preoccuparci degli altri. Sarà una partita interessante ed imprevedibile. L’anno scorso il Napoli sembrava favorito e sappiamo come è andata a finire. Questa stagione la squadra sta avendo un rendimento altalenante, ieri contro l’Empoli abbiamo sofferto per alcuni tratti del match. Una squadra che vuole lottare per il vertice non può soffrire con i toscani. La Juventus non sta giocando meglio degli azzurri, però è superiore. Se però ci presentiamo a Torino con la consapevolezza di essere inferiori, allora si rischia di uscire male dallo Stadium. Dovremo giocarcela». E poi ancora Francesco Montervino. «Il ricordo più bello che ho di Juve-Napoli è il 3-3 dove segnò anche il grande Paolo Cannavaro, sabato per noi sarà la partita dell’anno, mi auguro che i giocatori possano sentire questa partita come la sentono i tifosi del Napoli, è una partita che può definire quale sarà il campionato del Napoli da qua alla fine, rispetto ad un paio di settimane fa gli azzurri mi sembrano in ripresa, sicuramente con l’Empoli c’è stato un passo avanti rispetto alla partita di Crotone. E’ un Napoli che si presta a diventare sempre più squadra, adesso è il momento di essere un pò più cinici, Mertens è il giocatore simbolo di questa squadra, un ragazzo che non si da mai per vinto. Sono fiducioso quest’anno perché il Napoli non viene da un periodo di forma eccellente». Infine Pasquale Casale: «Il match di sabato è aperto a qualunque risultato. Credo che il Napoli debba pressare alto e asfissiare la Juventus anche perché giocare di contropiede sarebbe pericoloso. Spero che Sarri inventi qualche variante tattica, potrebbe spostare Hamsik più vicino a Mertens. Spero si possa uscire da Torino con un buon risultato».
Spazio anche alla presentazione del libro del procuratore sportivo, campano di nascita ma bianconero di fede, Pasquale Gallo “Io e la Juve storia di un grande amore”. «Mi auguro sia una bella partita che possa essere pulita in campo e fuori. Ci sia la rivalità, gli sfottò senza però andare oltre». Da contraltare ci sarà l’edizione aggiornata de “Il Romanzo del Grande Napoli” , aggiornato con il “tradimento” di Higuain, con la presenza di uno degli autori, Giampaolo Materazzo, che ha detto: «Io non sento la pressione perché penso direttamente al match contro il Besiktas, quindi la evito direttamente. Anche se il Napoli non è al completo nel reparto offensivo però spero che nelle difficoltà possa uscire una variabile annoi favorevole. Mi auguro soprattutto che sia una partita pulita dentro e fuori dal campo, senza eccessi. Poi al novantesimo si potrà gioire o meno ma l’importante è che sia una bella partita». Nel corso dell’evento l’attore e regista teatrale Peppe Miale ha proposto un estratto della pièce teatrale “Juve – Napoli 1-3, la presa di Torino” lo spettacolo ispirato all’instant book di successo dello scrittore Maurizio De Giovanni. Anche lui, da grande tifoso del Napoli, ha detto la sua sulla gara di sabato: «La partita la vedrò da solo a casa per soffrire totalmente. Ho anticipato anche l’orario dello spettacolo al pomeriggio per poter vivere col massimo trasporto quella che per me è la partita delle partite».
Nei pressi dell’aula magna di Eccellenze Campane Massimo Bolognino (Campione del Mondo di Subbuteo) e alcuni suoi avversari di fede juventina hanno anticipato a calcio-tavolo la sfida di sabato. Il club “Napoli Saverio Silvio Vignati” con il presidente Massimo Vignati ha proposto alcuni cimeli del Museo Maradona riguardanti le sfide con la Vecchia Signora: oltre alle maglie indossate da Maradona, da Del Piero, scarpette, il contratto firmato col Napoli da Diego e altri cimeli, c’era anche il pallone dell’ormai leggendaria sfida Juventus-Napoli del 9 novembre del 1986 (finita 1-3). Presenti anche il presidente dell’Ainc Saverio Passaretti e il Club Napoli Quartoi. La maratona di eventi è proseguita con l’esibizione del musicista Gino Magurno, “L’altroparlante”, con la presenza del club Napoli Quarto e del Club Napoli Tribunale. All’esterno di Eccellenze c’era la “Selfie Car”, ovvero la possibilità di scattare selfie con la “Panda Azzurra”, l’autovettura della Fiat, di proprietà della famiglia dell’indimenticato Dino Celentano, di colore Azzurro autografata anche da quei calciatori del Napoli che hanno centrato l’ultimo successo a Torino (il 2-3 del 31 ottobre del 2009). Sino a sabato 29 ottobre Eccellenze Campane ha proposto anche la sfida enogastronomica, tra “Menu Azzurro” e un altro “Menu Bianconero”, con una pietanza tipica campana (pasta e fagioli con le cozze) e una piemontese (brasato al Nebbiolo con polenta). Il pubblico presente è stato anche deliziato con le coppette al gusto Oreo (bianconero) o Puffo (meglio, azzurro) della deliziosa Gelateria Del Gallo. A chiudere la serata lo splendi murales dello street-writer Raffo Art, che ha disegnato un ciuccio e una zebra su un telo di due per tre metri in tempo reale. Un’opera d’arte di rilievo e fortemente simbolica.